26 febbraio 2012

Della volta al molo


idea grafica: ferdigiordano2012





















Per come cade sul fondo il rotondo scheletro della luna
sembra incerta la tenuta del molo.

Nastri, i suoi lamenti, toccano terra
sottovento: una frangia d’alghe
in qualche modo alza la fronte, acciuffa
il mistero del porto; legittima i paralleli

la cruda mattanza di spume
sull’asse del vetro; non gli sposta un ma.
Si strappano senza urla
le creste mobili dei marinai
nel cupo blu che regge l’aureola
dove fa fede.

E’ una misura rigida il molo: mi distanzia
dalla luna il debito insostenibile di un grado 
per lente sonnolenze.