25 giugno 2012

Donna persa



Quasi non fosse un lago azzurro
entra più vivo della rabbia
il cielo nel tuo occhio di pervinca
come sollecita il mese antistante
il mare.

Il mare che viene da ogni direzione
da me ti prende
un sonno profondo senza alcuna materia
tranne l’epoca in cui i pesci calzavano pinne
e senza fogli noi eravamo.

Oggi non saprei dire
a quante bracciate da te
mi hai preso di sabbia.

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