11 aprile 2016

Come il distacco agisce sulle pietre


Immagine dal web

Questo sentiero è notevolmente sentiero
per quanto si senta già strada
destinata alla vetta. Può darsi, ma non conosco
altro modo di andare in fondo alla cosa
che risalire al suo punto di vista. A fatica
conosco il mare e so che qui è stato a lungo.
Può apparire l’anguilla nel prato. Può apparire
l’acqua da una vena. Subito balza agli occhi
l’incredibile supremazia delle suture mancate
tra i sassi. L’umanità inanimata è un calcagno
del cosmo. E’ il calcare che trovi qui solo.
Le pietre non si parlano, si toccano a piacere.
Appare nella circostanza tutt’altro
che ben disposto il fianco del colle.
Tiro il fiato per vivere. Con me due tronchi
respirano, solo due tronchi sul costone
obiettano alla verticalità di certe presunzioni
che mi sorgono in mente. Come un convento
per la pace, come l’indice per il calendario.
Tutto ciò che conta ha una sua voce.
Il silenzio non è regola aurea, stagna troppo.
Da qui, se urlo, la roccia su di me poggia l’orecchio
ma risponde lo stesso tono affievolito di chi ripete
per sempre non ci sono, ricordi?,  poi ammutolisce
precipitoso. Allora tiro una pietra, miro ovunque,
sveglio l’intera consorteria del sambuco.
Ah, il sambuco! Ricordo il piacere di mio padre
e l’odore del caffè nei suoi occhi. Tornatemi
quegli occhi!, se a centinaia i ciottoli
tornano a valle e come esseri silenziosi
perdono qualcosa producendo rumore, 
si deve al distacco. Il distacco, a rigor di logica, 
riduce anche la roccia.



8 aprile 2016

Quell’anno venni ai primi di agosto


 
Immagine dal web

Ci ritrovammo all’improvviso su quel concetto
di convalescenza del pene, che era per noi come
i denti cariati agli squali. Non è lo strumento,
dicevi, quanto la residenza del desiderio, chiusa
dal perno dell’ansia, serrato in senso orario già
prima del risveglio, freddo e puntuale, da incubo
probabilmente –  se devi essere l’uomo in tal senso.
Per chiamare casa fu necessario cambiare strada,
metterci più in favore dell’incrocio tra numeri
e celle. La sua voce è sempre stata un cilindro 
dal tempo in cui il coniglio appariva tenero.

L’eco fallisce l’ascolto dei luoghi, attraversando
i cavi, corpi o stanze, finché la risonanza scema.
Farla così complicata è un azzardo. Immagina 
in cucina. Sarebbe altrettanto piatto l’abbraccio?
Posata sul tavolo dà motivi alla bocca: persino
meglio per il gusto le candele che intingono l’aria
di nerofumo capaci di ridurre gli odori a luci.

I lampioni si accendono intorno alle otto, le ombre
non smettono mai di far apparire le cose più truci.    
Sostenevi ci fosse bisogno di tanta manutenzione.
Come puoi ricevere bene il segnale di fronte
se in piena estate il sudore allontana i membri
dalla riunione? Intanto, entravamo in quel basso chiarore.
Dal golfo si levavano le masse d’aria che danno corso
non tanto al via vai, quanto all’esposizione di secche
ossature da mare. Dove le mani cominciano il lavoro
dei profili, è probabile che la bellezza assuma
contorni ad occhi chiusi. Ne parlammo fino alla piazza,
che è l’unico posto in cui non mettere l’intimo
collegato. Venni ai primi di agosto, quell’anno.