Risposte dall'equivoco







1
Agli alberi mai stati al davanzale
rispondo
che le foglie non servono
alle balaustre
i rami affacciati alla vita
usano lo stelo del loro primo giorno.

2
Alle lumache senza parola
rispondo
che il verbo viaggiare
non dipende dallo zaino di pensieri
né si adatta la crepa ad essere strada

:c’è la casa in un dialogo

3
Al vento del sud strafottente
rispondo
che il battito di ciglia lo ferma
quando urta le pupille con la sua malvagità di polveri

4
Alla mia morte, desunta la vita,
rispondo
che la vita si sarebbe consumata più in fretta
se non l’avessi ripulita
da chiunque è pensabile
solo col sole, e sole per poco

5
Se mi chiede il punto nero dell’errore
rispondo
come passa minore la luna nell’orsa
esitante
quando di qua si riprova il sonno
per sfuggire alla coscienza antecedente

6
Di me lei parla scalciando il verbo

che dirle
dove solleva il dito senza uso di forza
dove indica la ruvida crosta del verbo dare
mi domanda: ami il corpo?
rispondo
soffia tutta l'aria che contiene l'anima
apri il tempo
sentimi da un'altra epoca.

8
Dov'è il cerchio che contiene
la rotonda corolla delle tue parole
dove mutua dove stende
il balsamo dell'aperta proposta?
rispondo
vieni portata da una miseria di luce
e mi attraversi come il tronco del sole

9
Alla tasca di sapori che tu porti
nel punto in cui esplode la sacca della sera
e poni mani e lapis sulla
punta di due dita come una lingua stretta
rispondo

con la mia lettura trafelata
prima che curvi la boria dei tasti
sulla tua opinata varietà nell’amore battuto.

10
Ai tipici accostamenti al bordo
del colore che forma la bocca
dove il senso è rinfresco
e la lingua è un patio
rispondo
altrove mi svuota
la tua presenza

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