SI MI VOZ MURIERA EN TIERRA
Si mi voz muriera en tierra,
llevadla al nivel del mar
y dejadla en la ribera.
Llevadla al nivel del mar
y nombradla capitana
de un blanco bajel de guerra.
¡Oh mi voz condecorada
con la insignia marinera:
sobre el corazón un ancla,
y sobre el ancla una estrella,
y sobre la estrella el viento,
y sobre el viento la vela!
(Marinero en tierra, 1924)
Se la mia voce morirà in
terra
Se la mia voce morirà in terra
portatela al livello del mare,
lasciatela sulla riva.
Portatela al livello del mare
e nominatela capitano
di un bianco battello da guerra.
Oh, la mia voce decorata
con l'insegna marinara:
sul cuore un'ancora,
e sopra l’ancora una stella,
e sopra la stella il vento,
e sopra il vento la vela!
Se la mia voce morirà in terra
portatela al livello del mare,
lasciatela sulla riva.
Portatela al livello del mare
e nominatela capitano
di un bianco battello da guerra.
Oh, la mia voce decorata
con l'insegna marinara:
sul cuore un'ancora,
e sopra l’ancora una stella,
e sopra la stella il vento,
e sopra il vento la vela!
(marinaio in terra, 1924)
Trad. lib. - F. Giordano - 2011
*
Pierre Ouellet è un insegnante, poeta, saggista e romanziere Quebec nato nel 1950 in Quebec.
Attualmente è professore presso il dipartimento di scienze umane presso l'Università del Quebec a Montreal e detiene il Canada Research Chair in estetica e poetica. La sua ricerca si concentra su estetica, l'immaginario, la parola, il rapporto con se stessi e l'altro, il fenomeno di empatia, la percezione dell'alterità nei suoi fenomeni parola, l'aspetto métaphore1 .
Ha guidato la rivista Proteus ed è stato direttore della rivista RS / SI (ricerca semiotica / semiotica Inquiry). Nel 2001, Pierre Ouellet co-fondatore, con Simon Harel, il sito di Montreal Centro Interuniversitario di Studi nelle scienze umane, arte e tradizioni (Celat).
15 settembre, 2009, Pierre Ouellet è stato eletto alla Académie des lettres du Québec. Dal 1 ° gennaio 2010, è stato direttore della rivista letteraria Les Écrits.
(frammento) da Dépositions (Montréal, Le Noroît, 2006)
*
Pierre Ouellet
Pierre Ouellet è un insegnante, poeta, saggista e romanziere Quebec nato nel 1950 in Quebec.
Attualmente è professore presso il dipartimento di scienze umane presso l'Università del Quebec a Montreal e detiene il Canada Research Chair in estetica e poetica. La sua ricerca si concentra su estetica, l'immaginario, la parola, il rapporto con se stessi e l'altro, il fenomeno di empatia, la percezione dell'alterità nei suoi fenomeni parola, l'aspetto métaphore1 .
Ha guidato la rivista Proteus ed è stato direttore della rivista RS / SI (ricerca semiotica / semiotica Inquiry). Nel 2001, Pierre Ouellet co-fondatore, con Simon Harel, il sito di Montreal Centro Interuniversitario di Studi nelle scienze umane, arte e tradizioni (Celat).
15 settembre, 2009, Pierre Ouellet è stato eletto alla Académie des lettres du Québec. Dal 1 ° gennaio 2010, è stato direttore della rivista letteraria Les Écrits.
(frammento) da Dépositions (Montréal, Le Noroît, 2006)
je porte ce chien
en moi : une âme
entre les côtes, une espèce d'être
à bout. Il prend mon pouls
entre ses griffes : une plaie, un trou,
du néant d'homme qu'un coup de patte
ravive. D'un trait. La vie est
signée. Auto-
graphiée : rien de vrai
dans cette histoire
qu'un coup de griffe n'approuve : un sceau
sur la peau nue, la belle enveloppe cachetée
où l'on s'enferme à vie. Des fois
je promène ma peau
dans d'autres mondes que moi : une langue,
des mots, des champs, des bois
et je me perds de vue : ma mémoire
me siffle, me crie, tire sur
une laisse, une chaîne, un fil in-
visible qui me ramène à moi. Par ce
chien-là : l'âme nue
au bout d'un long bras, qui me tient par
le cou : la vie me serre, la vie m'étouffe
en moi : une âme
entre les côtes, une espèce d'être
à bout. Il prend mon pouls
entre ses griffes : une plaie, un trou,
du néant d'homme qu'un coup de patte
ravive. D'un trait. La vie est
signée. Auto-
graphiée : rien de vrai
dans cette histoire
qu'un coup de griffe n'approuve : un sceau
sur la peau nue, la belle enveloppe cachetée
où l'on s'enferme à vie. Des fois
je promène ma peau
dans d'autres mondes que moi : une langue,
des mots, des champs, des bois
et je me perds de vue : ma mémoire
me siffle, me crie, tire sur
une laisse, une chaîne, un fil in-
visible qui me ramène à moi. Par ce
chien-là : l'âme nue
au bout d'un long bras, qui me tient par
le cou : la vie me serre, la vie m'étouffe
Io porto
questo cane
in me:
un'anima
tra le
costole, come essere
all’estremo.
Prende il mio polso
nei suoi
artigli: una ferita, un foro,
il nulla dell'uomo
che una zampata
ravviva. Subito.
La vita è
segnata. Auto-
grafata: nessuna verità
in questa
storia
che un
colpo di artiglio non approvi: un sigillo
sulla
pelle nuda, la bella busta chiusa
dove esso
si ferma a vita. A volte
porto a
passeggio la mia pelle
in altri
mondi: una lingua,
delle parole,
dei campi, dei boschi
e mi perdo
di vista: la mia memoria
mi fischia,
urla contro di me, tira a sè
un
guinzaglio, una catena, un filo in-
visibile che
mi riporta in me. Per quel
cane là:
l'anima nuda
al
termine di un lungo braccio, che tiene il mio
collo: la
vita mi serra, la vita mi soffoca
Trad. lib. - F. Giordano - 2016
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver voluto partecipare a questo blog. Per prevenire azioni a danno degli Utenti, il commento sarà moderato, poi pubblicato.