26 febbraio 2021

Con formazione dell’ossido




Affollato di osanna e di congetture terrificanti 

il presente è frenato dalle remore

più ventose. 

Come uno squalo senza alcun dubbio 

non conviene stare su pini

(un uomo a pancia in su fa la fronda al letto

e le sue braccia sembrano ramoscelli 

mentre il tronco ad ogni finestra

libera le branchie dai denti).

Ma che porta l’anima nel tascapane?

Per fragilità naturale la prudenza è a salve

una salva mirata nelle grazie 

di esperti angeli - che fanno bene, 

pure nel guazzabuglio di sè. Siamo 

moltiplicati per i piani come le case 

abusive, illeciti fino a sera, poi ci consegniamo

per legge allo schermo.

La gioia, così colpita, mette subbuglio

nei turpiloqui. Comunque

ci ricoveriamo nella fibra ottica 

che arriva alle fibre naturali e le fredda:

che altro vuoi si veda oltre il muscolo del gelo

nella solitudine dei fiocchi?


Immagine dal web - Elab. ferdigiordano "Con formazione dell’ossido"©21

18 febbraio 2021

Tante in una sola muta

 



Quando ti attraversa il miracolo 

lascia un indirizzo cui risalire. 

Avrei doluto visitarlo. Il Sacro 

Cuore in Piazza Ferrovia è una

santa pala per le fondamenta.

E qui scavare, vedi, è farsi un attico.


Da anni pubblico in coscienza 

e tengo alle scritture: il tasto batte 

dove la lingua è messa in riga.

Mi riconosco ora dagli ebook, ora 

nella navata con le panche a posto:

tante “h” in una sola muta.


Il miracolo è sul foglio: scontroso

pieno di aree coriacee alla comprensione

che non svelano l’avvento al lettore. 

Ma è qui il piacere delle pulsioni, potrei dire,

come se il contenuto in un calice carnivoro

cercasse appigli nei termini convenuti.


Mi pare giusto il tremito che mi coglie 

in questo lieve prodigio; continua

fiammella, direi fiammifero

buono per il fumo che non smetto.

Eppure, vedi, questo spiega il miracolo 

in Piazza Ferrovia a volte seduto.



foto dal web - rielab. ferdigiordano


6 febbraio 2021

Prendila con leggerezza




C’è un posto nel mondo - una fragile

laguna con dominio di coralli  -,

nel quale la contemporaneità non è affilata

dagli orologi.

La mente è questa oasi, la casa una barriera.

O il contrario se capita che.

Il sole non è obbligatorio, ma si mette in luce 

come lo ricordiamo. La luna 

per la sua parte ha scelto una finestra 

a tutto sesto e di quarto in quarto

imperversa sul cupo.

Le stelle si danno a segni postdatati

ed altre si cambiano a parole.

E muove le lancette in giro la donna 

cui appartengo in meno di un secondo.

È la donna che amo in breve.

Nella riga di sopra lei mi mette in riga.

Così nello studio 

compio un’azione di conoscenza: immagino

ogni stanza da letto dove capire 

è far correre il dito 

in soccorso degli occhi:

occhi che misurano gli angoli

in cui mi rannicchio perchè mi imbracci

con un senso di padronanza di arti e parti

che annienti la distanza senza mezze misure.

Non è forse questo il biadesivo opportuno

in vita?


Immagine dal web


3 febbraio 2021

Passato sopra



Sul vetro 

un serpentello d’acqua cresce in corsa.

Se i pensieri si mettessero in moto da soli

i miei farebbero un corto circuito.

Sperpero l’attesa

segnando i vapori che catapultano la stanza

in una nebbia lattiginosa. 

E seguo gabbiani con due curve

unite in un vertice basso che simula 

il becco o lo sterno

sui quali ogni velleità si fa rotta.

So che ogni casa è dotata

di un ingresso nel mondo scambiata

per l’uscita fino ad un certo punto.

Quasi senza saperlo, il pensiero è già

rientrato e si accomoda dietro il rettilario

come alla finestra. Dove ancora pioggia

prima che ci passi sopra.


Immagine dal web, rielab. Ferdigiordano