24 gennaio 2024


Vivo perché ho letto 


E tu, incuneato nello sguardo, 

avevi un occhio di riguardo 

per l’altro; per i visitatori con terre 

future nelle orbite e documenti 

senza un’ombra di riconoscimenti.

Ci presentò la doglia; ed una pozza

si liberò dell’acqua sotto i nostri piedi:

quanto bastava per dire “scusami”

insieme tremuli e margherite strette

al vento. Ossia, i petali congiunti

esistono meglio, ma lo stelo della lingua

regge dell’altro.


(a F.F. - alive)


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