Vivo perché ho letto
E tu, incuneato nello sguardo,
avevi un occhio di riguardo
per l’altro; per i visitatori con terre
future nelle orbite e documenti
senza un’ombra di riconoscimenti.
Ci presentò la doglia; ed una pozza
si liberò dell’acqua sotto i nostri piedi:
quanto bastava per dire “scusami”
insieme tremuli e margherite strette
al vento. Ossia, i petali congiunti
esistono meglio, ma lo stelo della lingua
regge dell’altro.
(a F.F. - alive)
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