9 marzo 2022

Reduci dall’umanità


(di Wasp Pirsig)


Dove c’era quel palazzone paglierino
con modanature caserecce e inserti
indaco più volte che finestre, a stento
si mantengono le rovine costruite
dalle bombe. Un bersaglio a mira
dei droni. L’aria unge l’acciaio
per reggere il colpo. L’aria si sporca
senza volerlo: i corpi volanti adesso
sono artifici macchinosi e letali,
scopiazzano gli ingegneri demolitori,
ma con assoluta perizia strumentale
eseguono l’ordine di devastazione.
Oggi è il quattromiliardesimo giorno
che viene à la Terre comme à la Guerre.
Nei parlamenti lo sparato è d’obbligo
ma la morte non è in discussione:
aumenta il prodotto interno lordo
di sangue: un rifiuto umano, pare.

2 marzo 2022

Come funziona il morto

Come funziona il morto

C’è pericolo che si perda l’equilibrio,
che una colonna diventi collana
di una città a nome del Paese: un nucleo
urbano con le bandiere sterminate.
(Quando cito “nucleo”, l’aggettivo
cui rimanda esplode fuori luogo
e guardo e tremo per i figli in fumo.)
Il calendario non sembra coinvolto:
volta pagina la brutta storia,
si sfogliano marmi e i numeri
sfidano il permesso dai ricordi.
Vedo tutto dall’oblò sul mare d’Azov:
i led rendono liquido quel che muore
e noi sopravvissuti a pena scomposti.