Per adesso è quella stella turgida
dai lembi focosi a proporre lo spazio
come divisorio.
Qui intorno la rena è l’orizzonte degli eventi:
una generazione di cosiddette influenze
che illustrano pelli e perline
come fuga dalla singolarità dei vivi e vegeti.
Prendo sassi dalle strade interne
e li lancio dove vorrei colpissero per tempo.
Rimbalzano sulla consistenza esterna
col desiderio che rappresentano: certo,
privo di freni è solo l’occhio con qualcosa dentro
- a volte aquila a volte remora
a volte chissà cosa gli prende
per trattenersi nell’orbita delle fedi.
Ma davvero porta lenti il mare spaesato
nel vederci ancora come mai
gli venimmo in mente?