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idea grafica: ferdigiordano2012 |
Per come cade sul fondo il rotondo scheletro della luna
sembra incerta la tenuta del molo.
Nastri, i suoi lamenti, toccano terra
sottovento: una frangia d’alghe
in qualche modo alza la fronte, acciuffa
il mistero del porto; legittima i paralleli
la cruda mattanza di spume
sull’asse del vetro; non gli sposta un ma.
Si strappano senza urla
le creste mobili dei marinai
nel cupo blu che regge l’aureola
dove fa fede.
E’ una misura rigida il molo: mi distanzia
dalla luna il debito insostenibile di un grado
per lente sonnolenze.
per lente sonnolenze.