18 luglio 2018

L’eternità più corta è adesso




Roma: eterna. Muta consonante: eterea. Lei diventa
o toccata si riassetta. Come poteva altrove?
Eterea è quella costanza di ombre
in piedi ovunque - la sua ormai non più in là di lì.
Nei vasi e nel sangue delle fioriture tardive,
non tanto per la storia che si protrae
non potendo smettere, né per le fatue
che qui circondano risolute papi, imperatori,
malesseri, mobili come le loro colonne,
fin dalla prima volta al lavoro degli agenti
sui cotti, noi siamo addirittura sotto i nostri occhi,
quando l’evento è per noi, irreparabili insuccessi,
per un momento breve, solo dopo ventanni.
Pensa: l’eternità può apparire
corta ma sorprendentemente intona i volti
scoperti.




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