15 febbraio 2013

Guerra fondai





[Guerra: lotta tra stati, o all'interno di uno stato, condotta con le armi passate per gli uomini o con gli uomini passati per le armi.
2 estens. Azione volta a combattere elementi o situazioni considerati dannosi per la salute morale o materiale, purché non se ne disponga traffico lucroso.
3 fig. Divergenza, contesa fra individui o gruppi, volta a piegare il morale dell'avversario o a piegare l’avversario alla propria morale.
4 fig. Concorrenza commerciale spinta all'estremo; contrasto economico esasperato, collutt(u)azione monetaria.
• sec. XIII, prima e poi, praticamente](*)

Pertanto la guerra è un atto esigente macerie, un volano
di urla, ricoveri, carriere e corrieri spezzati.
E’ se la parola diventa acciaio puntuto
o se arroventa il gelo, rimpingua i fossi, interpone
tra udito e sparo il corpo; se accavalla le gambe
nelle pozze rosse; se celebra la mira con la pisside
del torace o il tabernacolo del cranio o qualsiasi bersaglio
in movimento. Se inaugura il cordoglio 
cancella il patronimico, diviene conto sotterraneo.
Ed è se un concistoro di energumeni dorati dimentica
che chi scavò quell’oro, scava la trincea
e chi lo gettò via dal collo, dal collo pende
e chi al collo ha ancora catene rozze è la razza
antecedente ad ognuno di noi.
            Scompaiano dalle vesti
il luccichio, il rombo, la peluria finalmente: - Signore!
fa' che mio figlio parli agli uccelli, ai pesci, alle trebbie, ai meli,
io ti aiuto col grido, finché posso.

(*)da:  dizionario il Sabatini-Coletti, liberamente reinterpretato (nda).


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