se possiede la grazia
dello spirito
per la intuizione dei
limiti
tende a rientrare
nell’ombra."
Questo mi dicevi reverendo uomo,
bianco come un dio di collina, né altissimo né
nevoso, nemmeno avvertissi il declino
comprensibile dato nella tua immacolata concezione.
E questo (io ora so) è delle persone
prima della estrema ustione.
Poi mi chiedevi il manifesto della pentecoste:
"ma come faccio a disegnare
quanto
nessuno vede?"
Un serafino canuto, un pulpito, una colomba, il cartellone,
la mano insicura, la mente vuota, un disegnatore
stentato, per crucem ad lucem
via lucis dell’ombra.
(*)Taverna Paradiso, date.
..l'incipit mi lacia aperte molte riflessioni.. e tutto lo svolgersi mi riporta a un pensiero mio che è ora un ricordo...
RispondiEliminaleggerti non è mai solo leggere...