Alle quattro del pomeriggio basta
moltiplicare per due quel che viene
per avere una sera con più porte.
Ogni porta è naturalmente chi so
e chi trovo. In giro a secondo
le lancette. Farne parte è umano
finché si dà corda, oltre tutto chissà.
Il buio maggiore viene dall'universo
che da est si svela e, fine lavoro, la vista
dal colle mostra il dorso del coccodrillo costiero.
Salerno è la sua bocca con tante case a denti stretti.
E tanta carie si fa strada.
Il buio minore è la speranza
con la quale chiedo soccorso alla voluta
di fumo, di volta in volta.
“Fatti nuvola!” Le urlo da lugliatico
con l'afa che pelle diventa liquida bava
come per una fresca concessione all’ecce stilla,
della quale si disse che diede a sorte
quest'homo.
19 luglio 2020
Ecco la goccia
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