(A Gil - riel. Ferdigiordano) |
Già il futuro benedetto
il tuo annuario di semente
l’alchimia del polso scosso che ti lascia cadere
in tutte le terre consacrate alla bufera
- mie terre tue terre tutte le terre -
madri ed aperte, feconde come l’ombra
che somma le vicissitudini e informa l’occhio
dov'è la raccolta.
Ma primancòra che conoscessi la tua polpa
e il suo miele, prima che l’anima
visitasse il tuo podere di nervi
c’erano piume sullo specchio
con i riflessi pronti.
Che respiro ampio. Che incedere nel vocativo delle tutte terre, tutte. Come una riappacificata benedizione.Ben ritrovato, Ferdi.Lamite.
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