indica la sopravvivenza. Qualcosa qualcuno
usa il silenzio, percorre il naufragio
dal lato muto del relitto. Ma nulla ci solleva
dalla secca se non la voce. Niente affonda
in questo stato, qualcuno qualcosa
urla. Inutilmente: anneghiamo in parole esemplari:
il flusso fa da salvagente. Qualcosa qualcuno
urla.
In pratica, il suono è un separatore: differenzia
la supremazia dei verbi.
Che se ne parli, dunque,
dell’esilio dall’abbraccio!
C’è un dovere che inorridisce i polsi,
li lascia tronchi.
In fondo, le mani distinguono il vuoto.
Allo sterno coagula l’udito, ma restituisce
un grumo inascoltato, una sillaba confusa.
Appare avido nella scena
il nudo: la devasta.
Qualcuno qualcosa muta in tempo,
bilancia la resa.
eccomi qui: 1,2,3 VIA! neanche per sogno o per un sogno, la paralisi a volte è bella per quanto profonda sprofonda nelle cose, si adatta al tempo di sabbia, come i Colossi di Mnemone...resta un corpo un po' bucherellato dal vento degli eventi, tutto scorre addosso e agli occhi ogni tanto questo o quello torna ad essere essenziale, propiro perché essenziale non neccessaria è l'azione di dire e di fare entro i contorni del mondo...bellissima
RispondiEliminaAmeo'e
scusa ma ho fatto un gran casino con queste tue numerazioni:ahahah...sono arrivata al 7-8-9....eccoo: 10-11-12....esce ecco lo sapevo che sarebbe uscito tenedosi però stretto al centro...che bella immagine, essere un compasso e misurare in largo e tondo l'area d'azione e di sguardo...rimanendosi però sfilacciato al punto di partenza, s'allarga...uscire vuol dire vivere? allora accettare anche la morte, ma che zuzzerellone sto poeta, bellissima poe Ferdinando
RispondiElimina13-14-15:questo sguardo lento, in questo tuo monologo interiore...compie ora un'analisi freudiana...la madre: punto di partenza, domanda di partenza, dubbio irrisolto, senza risposte se non l'amore: il vero amore ferdinando non chiede, naturale e pieno come le braccia della madre
RispondiEliminabacin
un'opera stupenda direi
Ameo'e ha detto...
RispondiElimina4,5,6: ah questi secondi eterni...molto bella anche questa poi e uqesto secondo momento di coscienza, la percezione che si è in quanto al di fuori di noi c'è...una specie di anestesia questa consapevolezza...
bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
bacin
Ameo'e
6/6/10 2:27 AM
Ameo'e ha detto...
capperiiiiii non avevo visto il 7-8-9...la conta continua, me te: uno di noi...ecco il poeta che siede, un profeta di cose e casi, Prometeo che soffia sulla scintilla...sta per muoversi...lo vedo...vado alegegre la prossima per vedere dove va...
bacin
6/6/10 2:30 AM
Ameo'e ha detto...
..."leggere!: scusa ma gli occhi a volte mi si appannano in dislessia caratteriale :)
C'è un dialogare lento qui e quasi silenzioso in questa bella pagina che si stacca, come per un po', verso il riposo.
RispondiEliminaArriva anche una sensazione di calma e riflessione, mentre si legge.
Un saluto a te
prin
gli amici. Ossì gli amici salvano la vita.
RispondiEliminasai che io non capisco alla prima, la leggerò spesso per capire questa credenza.
Con amicizia, lo sai.
rita
sono felice di averti trovato anche qui!
RispondiEliminaadesso solo un saluto, poi torno per un commento serio!!
ciaoo
chicca
P.S. ho rimesso a nuovo questo vecchissimo blog mai usato caso mai splinder ci defenestrasse!!