30 gennaio 2021

Il precedente in guardia


Sale dalle pedate quasi marmo

canticchiando come aspirasse jesahel

dai delirium a sanremo del ’72.

Sale le scale che hanno in testa 

note di condominio. 

Cognomi come chiavi. 

Piano a piano, e non suona e non bussa 

- che aprissero gli occhi da soli!, 

e l’anima 

andrebbe, ricordo, spadroneggiando.


Francesco, in atto Luigi, custode 

taciturno è il tonno pilota

irretito dal corridoio in fondo

poco lungimirante nel capire 

dove ferma il buon senso 

la lucciola una pupilla quieta.


È rimasto fuori dai tragitti:

da rotaie aerovie rotte e quante altre

parole si prendono in giro con biglietti 

(emozioni comprese senza capire 

che le consonanti sono patti della lingua

a termine).


Per questo, guardate, cingo altra vita 

e non conto i passanti

ma reggo a stretto giro, in somma

a memoria. Ora 

come sempre affina i fianchi 

nel posto che direi degli ossidati.



Immagini dal web - elab. Ferdigiordano

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