Sono stato nel vento di domani
convinto
dai luoghi comuni
che già
cambiavano. La fisicità muta
perché
serve lo spazio. L’universo
si amplia
senz’altro, il pensiero sopraggiunge
quando
non puoi occuparlo. Il minuto
non
contiene il tempo necessario a frequentarlo.
Così
stretto sembrava questo pianeta, che
diventati
dieci miliardi, o quindici, dovevamo
trovare isole
approssimate alle stelle
per capire
il naufragio.
che bella...
RispondiEliminaGrazie, Amica mia, tu non sei da meno.
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