Immagini dal web (elab. ferdigiordano) |
Si
interra l’erba
che fece da coperta alla brusca nudità del solco:
come riconoscere adesso il verde? Dove si trova
un salto, una capriola, o il capriolo che la fece sua?
Sul vetro affronto una specie di ulivo costiero,
che fece da coperta alla brusca nudità del solco:
come riconoscere adesso il verde? Dove si trova
un salto, una capriola, o il capriolo che la fece sua?
Sul vetro affronto una specie di ulivo costiero,
vedo e
sento e calpesto semi, presso una mistura
di olio e
sale e voce a velo che tu prendevi
per la neve.
Qualsiasi incubo
ora è più
spesso: nebbie, cappotti,
scarpe,
cordogli, gli amici inguardabili,
accasati
nel tempo, adesso per allora,
allora
non per adesso: adesso isole di legno,
inconsapevoli
di galleggiare, inauditi, guasti.
Per
settimane dura l’avaria del tepore: credetemi,
credimi
signora Franca, è tutto dovuto al manutentore
del gelo.
Certo, usiamo l’impianto degli occhi
per una
sporadica ricerca dei volti a vuoto,
siamo
cauti a distanze ragionevoli, azzardiamo
quando il
freddo è nell’aria e non aggiusta
che passi.
Il paesaggio
indotto
nel vetro, vetro che più si riduce più versa
in basso
i rami. I miei fanno olive salate e semi
come
neve, lassù, una bianca misura a volte prende
e chi ci sente, ed è vero, avvia
l’elica del pensiero:
un battello il cielo, rema il vecchio vento, pieno di verbi secchi
un battello il cielo, rema il vecchio vento, pieno di verbi secchi
e riflessi lenti.
Il freddo ingrassa,
trova la
mia figura e se ne impossessa
– un
motivo ricorrente per volontà del luogo.
Dai il tuo
nome al diritto della memoria
di radicarsi nelle invocazioni, intanto spiego
le vele
ai suoi semi: sappiate, piccoli, che l’idea
matura da
poco e il meccanismo la genera
da un
accidente villoso, malmesso in genere,
bizzoso e
irascibile. Un seme eclettico,
per una
parte egemone, per altro servo,
e per di
più coevo dell’inferno, delle lave
e di
quanto espulso fece
questo ambiente.
Questa storia
è
antecedente ai secoli innumerabili, agli angeli
consueti
o persi, alla previsione che ci saremmo stati.
Semi, appunto,
fra zolle piene di verbi striscianti, pericolosi.
Una sorta di paradiso al portatore.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver voluto partecipare a questo blog. Per prevenire azioni a danno degli Utenti, il commento sarà moderato, poi pubblicato.