Alla base
del pero selvatico sono cadute pere selvatiche.
Nella
trappola della maturità abiurano il ramo preferendo
stare
nell’erba o, udite udite!, con il negro della terra.
Questa polpa,
ovvero questo ventre di zuccheri e acqua,
che
avvallano in semi lavorati, ci rende uguali nel solco?
Alla base
del pero selvatico giacciono le pere selvatiche.
Come
provviste in un modo che pare casuale, confuso,
le
formiche più lucide preparano riserve a lungo andare.
Il
raccolto è una tregua al lavoro di qualsiasi cammino.
Come quei
tizi muniti di fame al mercato, mentre salivano i resti.
Dal
profondo cervello della pianta, dalle sue ventose filiformi
– che
ventose non sono per l’anomalia del minerale a lasciarsi
attraversare
da folate – fu dato l’ordine ai fiori di sbocciare
e farsi
nettare dolce con un linguaggio di colpi secchi: “sì”, “no”,
escludendo
il “forse”, o “più tardi”, oppure “fa’ come ti dico”.
Alla base
del foglio selvatico sono venuto come le pere
a
piantarla con tante parole per chiunque,
qualsiasi
cosa questo voglia dire.
Immagine dal web
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per aver voluto partecipare a questo blog. Per prevenire azioni a danno degli Utenti, il commento sarà moderato, poi pubblicato.