22 marzo 2016

All’erta per mio figlio




Fai manovalanza, usa un arnese.
Prendi in dote ieri e portalo a domani.
e domani poi lascialo, che è già passato.
Non legarti al verde, né al calendario:
se ti rifiuta una data, coinvolgi l’arnese.
Taglia un giunco, prima però assicurati
che sia elastico; taglia il giunco alla base.
Taglialo per la lunghezza di un braccio.
Scava un piccolo buco nel terreno.
Fa’ che sia profondo un palmo. Interra
il giunco che hai preparato. Intorno
disegna un cerchio, non importa sia
preciso. Traccia i punti cardinali,
non importa siano quattro – devono
solo coincidere all’arco solare.
L’hai fatto? Bene. Prenditi là il tempo
che ti spetta, scardina l’anagrafe.
Usa gli arnesi che hai. Quando avrai finito
o ti riterrai soddisfatto del risultato
dai un calcio a tutto e cancella il fatto.
Se avrai eseguito queste indicazioni
avrò messo al mondo un credo
e tu un soldato, ma nessuno dei due
avrà provato la libertà di pensare altro.



Immagine dal web

2 commenti:

  1. una lettura che ho gradito molto, a volte anche dissacrante, ma intensa e con un incipit straordinario
    è bello rilegegrti dopo anni!

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